Dipendente calunnia un suo superiore – Licenziamento è legittimo

Corte di Cassazione, Sezione lavoro, nell’ordinanza 13 marzo 2023, n. 7225

La Corte di Cassazione, Sezione lavoro, ha stabilito che è legittimo il licenziamento senza preavviso della dipendente della Polizia Municipale che aveva querelato il Comandante della Polizia Municiple ed un agente accusato di molestie, ledendo l’onore altrui e gettando discredito sul Corpo. La dipendente aveva subito una sanzione disciplinare per aver denigrato il Comandante del Corpo e diffamato gravemente un collega e l’intero Corpo di Polizia. Successivamente, la donna aveva sporto denuncia nei confronti del Comandante e di altri colleghi, ma il procedimento penale era terminato con l’archiviazione. Il Comune ha avviato un nuovo procedimento disciplinare a carico della donna, che è stato conclusosi con il licenziamento senza preavviso. La lavoratrice ha impugnato il licenziamento dinanzi al Tribunale, ma la Corte di Cassazione ha stabilito la legittimità del licenziamento. La denigrazione colpisce il Corpo di polizia e l’istituzione di appartenenza, quindi il licenziamento è legittimo ab origine.

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